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Chiesa di San Siro

La Chiesa dedicata a San Siro conserva oggi buona parte delle strutture della costruzione originaria sviluppata negli anni 1591-1595 per ordine del Vescovo Francesco Bossi e del Cardinale Cesare Speciano, come ampliamento dell'antica Cappella (sec.XII) che, sul piano del Castello, affiancava la bellissima Torre campanaria.

L'edificio è preceduto da una scalinata che conduce al portichetto anteriore sorretto da due colonne ed eseguito nel 1598 per disposizione di Monsignor Bascapè.
Nel 1934 sulla facciata in parte rimaneggiata nel corso dei secoli, sono state poste in nicchie quattro statue che rappresentano S. Siro Vescovo, S. Francesco d' Assisi, S. Giuseppe e S. Marcello Papa.
La Chiesa con l'abside rivolta ad oriente è di stile Basilicale a tre navate sorrette da 6 colonne.
La navata centrale ha la volta restaurata e alzata di 50 cm. nell'anno 1874 dietro disegno dell'ingegner G. Curioni di Invorio Inferiore e affrescata nel 1960 dal prof. E. Macchi; in essa vi è un imponente pulpito risalente al 1598, di noce scolpito, con 5 formelle rappresentanti i 4 Evangelisti e la B.V. Maria che schiaccia il drago.
La navata termina con una balaustra di marmo e cancelli in ferro battuto che racchiudono il grande presbiterio.

Sopra la porta principale troneggia l' organo costruito nel 1852 dai Franzetti di Intra e racchiuso nell'ancona scolpita del primo organo risalente al 1699.
Nella navata sinistra si trova il battistero della fine del XVI secolo; più avanti, oltre l'ingresso laterale, l'altare in marmo fatto eseguire nel 1696, dedicato a S. Antonio da Padova con una statua lignea del Santo posta nel XVIII secolo.
Sul fronte la Cappella-Altare della Beata Vergine Maria con gli affreschi dei misteri gaudiosi e dolorosi del S. Rosario (i misteri gloriosi sono celati, sotto la volta, da altri affreschi), una statua lignea della B.V. del Rosario scolpita nel 1700 dal maestro Zanolio di Borgomanero.

La volta è affrescata e arricchita di stucchi eseguiti nel 1619 da G.B. Gianone, verso nord ai lati della finestra l'annunciazione del Pinoli.
Nella navata destra si trova dal 1736 l'altare laterale in marmo dedicato al S. Crocefisso; sul fronte, dopo la lapide che ricorda la consacrazione della Chiesa, la Cappella-Altare dedicata anticamente a S. Rocco e S. Anna e dal 1908 al Sacro Cuore di Gesù.
Qui anticamente vi era una tela, ora scomparsa, dietro la quale sin dal 1670 venivano poste le reliquie dei santi.

La volta è completamente ricoperta da stucchi del sec XVII e affreschi (tra i quali S. Rocco S. Antonio Abate, S. Grato, S. Marcello Papa, S. Agata, S. Giovanni Battista, S. Lucia, Cristo Risorto...)
Nell'ampio presbiterio troneggia, sopra tre scalini, l'altare maggiore del 1793 composto da ricchi marmi che sostituì il vecchio altare ligneo, scolpito dal Pino e da Marcello Morino di Paruzzaro all'inizio del XVII sec.
Ai lati due grandi tele, copie del Morazzone.

La volta è arricchita da pregevoli stucchi ed angeli eseguiti nel 1636. Vi sono inoltre affrescati i 4 Evangelisti, i profeti maggiori, alcune virtù, e il Vescovo S. Siro in atteggiamento benedicente.
Dietro l'Altare il grande coro dei confratelli del Corpus Domini, ampliato nel 1843 unitamente all'Oratorio del S.S. Sacramento

In alto le vetrate del 1940 rappresentano S. Siro e S. Marcello. In basso la tela della Madonna delle Rose a ai lati due grandi tele del 1648 che rappresentano il Giudizio universale e il miracolo della mula di Bonvillo attribuito a S. Antonio da Padova.
Sulla destra la sacrestia. A sinistra l'Oratorio del S.S. Sacramento con l'antico coro dei Confratelli.
Da qui si accede alla torre campanaria dotata di 5 campane recentemente restaurate.

Secondo lo storico Verzone, la Torre "risale al 1150-75, ha tre piani di finestre e comici ed è costruita con scapoli di cava disposti orizzontalmente, la decorazione è costituita da comici di archetti pensili in gruppi di 5 o 6, gli archetti sono generalmente apparecchiati di cotto attorno ad un concio di pietra semicircolare.
Nella parte inferiore vi è una fila di mattoni a denti di sega; le finestre sono feritoie o bifore."
Sulla sommità il campanile fu provvisto di una merlatura (ghibellina).